Osservate il viso di una bambina mentre recita una filastrocca o canta una canzone: sorride, cerca di articolare bene anche le parole più difficili, danza.
Osservate ora attentamente il viso di un bambino che ripete le tabelline: la bocca si muove poco e meccanicamente, lo sguardo è spento. Come musicisti potevamo e quindi dovevamo fare qualcosa. Così è nata la MUSIMATICA DELLE TABELLINE.

Proprio la facilità con cui è possibile imparare il testo di una canzone è stato lo spunto che ha portato a musicare le tabelline per favorirne la memorizzazione.
Sono nate così 11 canzoni, una per numero.
L’idea originaria prevedeva l’utilizzazione della musica per l’apprendimento della matematica, ma la musica è anche matematica e da questa a sua volta è stata influenzata.
Al numero di riferimento di ogni tabellina abbiamo voluto far corrispondere, ove possibile, un ritmo musicale e ad ogni ritmo un genere diverso. Questo ha consentito di spaziare nella musica etnica (geografia musicale) e di altri periodi storici (storia della musica), avvicinando il bambino al modo di sentire di altre culture e di altri tempi.
Le musiche variano dalla tarantella (tab. 0) al tango (tab. 4), dal blue-grass (tab. 1) al rap in 9/8 (tab. 9), per finire in un’atmosfera new age (tab. 10).
I testi consistono in filastrocche, brevi narrazioni, giochi di parole, rime.
Tutto questo contribuisce a diversificare i brani fra di loro, mantenendo desta l’attenzione del bambino.
Il progetto che ne è nato comprende laboratori, spettacoli sia rivolti ai bambini che fatti dai bambini stessi, e la diffusione del disco-libro.